domenica, settembre 17, 2006

Ne avremmo fatto a meno

Come ci rimarreste se, dopo anni, vi accorgete che siete solo un ottimo passatempo?
Sentirsi dire certe cose, essere sempre sottostimati, solo un ottimo passatempo.
Bhè, il passatempo si è stufato, perchè certe cose scritte e dette, fanno male anche a noi!
Crediamo, che in fondo si poteva evitare... bastava che una minima ci si accorgeva di noi, come persone!

giovedì, settembre 14, 2006

Pensiero, dopo una dura giornata.

Sì. Oggi è uno di quei giorni duri, massacranti.
Avete presente il caos? Ecco oggi è stata una giornata piena di caos.
Ed è' arrivata la finanza a complicare un po' le cose.
Telefonate, e-mail, programmi di produzione, richieste assurde... gente che si stressa e va nel pallone più totale, appuntamenti con gli agenti, ecc.
Anche questo è lavoro.
Non sempre si riesce a fare la pausa caffè (per me obbligatoria),
non sempre si riesce a mangiare (il mio stomaco piange, ma penso alla dieta),
non sempre si riesce a fermarsi.
Sì, sono stanco.
Perchè alle 19.15 sono in ufficio, e vorrei scappare via.
Perchè vorrei andare al cinema, vorrei fare una telefonata speciale, vorrei leggere quel libro, vorrei riuscire ad iscrivermi in palestra, vorrei finire sul divano.
Vorrei, ma non riesco.
Manca il tempo, manca il coraggio.
Prendo quello che ho.
Una dura giornata, dove alla fine i danni sono stati limitati e posso essere felice di come iosono riuscito ad affrontare le varie situazioni.

Guardando fuori dalla finestra, mi accorgo che mi manca qualcosa.
Lo so. Lo sento.
Manca un sorriso, manca un abbraccio.
Ma è così.
Pubblico il post e ritorno a lavorare, un po' triste, un po' rassegnato sotto certi aspetti.
Ma anche un po' più consapevole che oggi è andata, e dopo tutto, sono stato bravo.

martedì, settembre 12, 2006

Una Storia. Che Storia...

Lui.
La canzone giusta gli fece alzare un poco il piede dall'accelleratore.
Stava tornando verso casa, dopo una serata tranquilla al bar.
Gli amici, le solite storie e i soliti discorsi l'avevano un po' annoiato.
La strada era deserta. Non era tardi, ma era raro trovare più di una decina di macchine in giro a quell'ora. La luce dei lampioni e la musica lo facevano sentire meglio.
Non capiva cosa, non capiva il perchè, ma aveva voglia di qualcosa, ma non riusciva a decifrare quel bisogno.
Girando verso la strada chiusa che conduceva al garage, vide un'ombra muoversi.
Rallentò, abbassò la musica, cercò di capire chi ci fosse in giro a quell'ora. Si fermò.
Il cancello automatico iniziò ad aprirsi. Lui, senza farsi notare, cercava di capire chi fosse quella persona che, con passo lento si avvicinava alla sua macchina.
Ormai la radio non faceva più rumore. Una figura femminile. Ad un tratto capì. Il suo bisogno si spense, si sentiva non meglio, si sentiva bene. Spense la macchina, slacciò la cintura di sicurezza e scese dall'auto.
"Ciao, cosa ci fai qua a quest'ora è successo qualcosa? Tutto bene?"
"Ciao! No, non è successo niente! Semplicemente, ti aspettavo"
Lei.

Considerazioni


Mi serviva una pausa. O forse avevo voglia di gelato e basta.

Scatta il giro mail.

Sorprendente. Si parte.

Alle 18 sul lago di Pusiano, gelato in una mano. Sguardi entusiasti e divertiti.

Mi sa tanto che serviva a tutti un po' di gelato.

Ottimo. Guadagno punti con i colleghi. Ottima mossa.

Forse dopo la lista delle cose da fare, devo mettermi delle linee guida? Tipo:

"Se voglio,posso. Se posso, agisco"

Accetto quello che non posso cambiare. Tutto il resto ci provo almeno.

I nostri sogni, il nostro futuro

Racconta, COME TI VEDI TRA DIECI ANNI?

Sposato/a? qualche figlio? Lavoro spettacolare? Lavoro normale? Sempre in viaggio da una città all'altra? Prima il lavoro poi il resto? Prima il resto ed infine il lavoro? Hai un sogno particolare?

mercoledì, settembre 06, 2006

GIOCONE!

Parte un nuovo gioco da me inventato.

Io inizio a raccontare una storia, la storia la continuate voi.
Ognuno può scrivere una parte (basta che sia non troppo lunga) o da quello che io ho scritto o se trova interessante quello che ha scritto un altro, può continuare dal puinto lasciato
(la descrizione fa schifo. lo so)

Io deicerò cosa tenere e cosa eliminare (elimino per non fare confusione)
La storia finisce quando c'è un degno finale.

STORIA n° 1)

Siamo in un caldo lunedì pomeriggio.
In una strada di periferia a Nord di Lecco Luca e Martina si recano in un negozio.
Luca deve comprare un paio di scarpe.

Appena entrati, Luca, ragazzo simpatico e disinvolto, chiede di vedere un po' di scarpe.
Ad un certo punto una delle commesse, una giovane dall'aspetto sensuale, si avvicina a Martina.

Commessa: "Lui chi è?"
Martina: " Cosa?"
Commessa: "Lui chi è?"
Martina: "In che senso chi è?"
La commessa spazientita indica Luca, e richiede : " Lui chi è? Tuo fratello? Il tuo ragazzo?"

Continuate voi...

Progetti

Cosa devo/vorrei/ fare:
- perdere qualche Kilo (minimo perdere 5 Kg);
- vincere almeno 3 partite di calcetto (visto l'andazzo del 2006 tre partite non sono poche);
- andare in trasferta a vedere la Juve;
- andare in trasferta a vedere il Lecco (per ora sicurissimo il ritorno il 16 o il 6 Maggio contro la Sanremese)
- andare a Barcellona a vedere il Barça;
- vedere il Barça e gridare : "Zambrotta CUMASC";
- andare in piscina almeno 3 volte al mese (volevo fare il corso... ma ho ancora dei dubbi);
- iscrivermi in palestra e andare minimo due volte a settimana;
- decidere di fare una vacanza tra Ottobre e Febbraio;
- comprarmi un paio di vestiti nuovi;
- andare al San Martino almeno una volta al mese;
- andare a Bologna di sera e non prendere multe;
- leggere un libro nuovo al mese;
...

Ok, lo so che fare i progetti così è un po' da sfigati, ma almeno posso andare a rivedere ogni tanto quello che ho fatto e quello che invece non ho fatto..
Lo terrò come un "mi riprometto..."

Zero

Non ci si può far nulla.
E' così.
Lo si accetta. Sperando che sia giusto...
Sperando che sia meglio.
Sperando che il dubbio scompaia.

E devi accettarlo.
Devi accettare che l'unico appiglio che avrai è nella tua memoria, nella tua anima e nel tuo cuore.
L'appiglio sarai solo te stesso.
Una sensazione che non osi definire di impotenza, non ne avresti il diritto, ma che comunque ti blocca.
Difficlie spiegarlo. Forse è meglio girarsi dall'altra parte. Gettare la spugna. Ma altrimenti...?
Il dubbio c'è! E se non è un dubbio....

E se solo per questa volta, solo questa, le cose dovessero andare nel verso giusto.
Se questa volta, solo questa, non ci fosse un vinto, ma più vincitori??

Zero.
Non si può pensare a questo.
Ma spero di non aver rimpianti.
Spero di non essere mai troppo debole per dirlo e troppo stupido per non accorgermi in tempo di quello che perdo.

venerdì, settembre 01, 2006

Cambiamo

E' un po' di tempo che penso e mi scervello sul cambiamento delle persone!
Un mio amico, mentre si parlava mi dice: "Sto cambiando, lo sento ed è strano"
Questo ha dato il via...

E' naturale cambiare.
Si cresce, si matura, la società ci impone dei cambiamenti. La vita che conduciamo è dinamica, quindi soggetta a variazione.
Però non mi soddisfa come risposta. E' semplice. e' generica.
E i rapporti con le persone, con gli amici... mutano e noi li accettiamo?

Ma Cambiamo in noi? Pensiamo diversamente? Facciamo cose diverse? E gli altri se ne accorgono?
E cambiamo sempre perchè vogliamo? Perchè costretti? O arriviamo ad un certo punto che ci stupiamo di come siamo cambiati, e ricerchiamo le cause?

Perchè in fondo, dopo aver festeggiato un anno di blog, mi accorgo di come io sono cambiato.
Di come i rapporti sono cambiati. ? Cosa ci succede? Si riesce a fare una stima prima di cambiare ? O è alla fine che tiri le somme?
Cosa comporta un cambiamento? E si può tornare indietro?

Oggi forse mi sono dato mezza risposta.
Le persone cambiano in continuazione, talmente rapidamente che certe volte se ne ha paura.
Se ne ha paura anche a parlarne, poichè è pericoloso parlare dei cambiamenti. Se ne prende atto. Si accetta, perchè il cambiare è una fase intima in ognuno di noi.
Non si può fare molto, perchè è nella nostra natura. E capovolgendo il discorso, si subisce il cambiamento degli altri.
Se si è fortunati riusciamo a gestirlo, a capirlo e il cambiamento non ha effetti esagerati. Altre volte ti accorgi ma è tardi.

Le persone cambiano. Ci restano i ricordi, le frasi, le immagini e le sensazioni.
Le cose profonde e vere resteranno per sempre.
Al mio amico però dirò "Cerca di cambiare, piano piano e non del tutto"

Perchè oggi, ho compreso, di aver già perso qualcuno